Mi chiamo Silvia Bernardi, ho 38 anni e vivo in via Mengoli da quasi trent’anni, prima con i miei genitori e ora con la mia famiglia e i miei figli.
Ho piacere di portare il mio punto di vista riguardo all’attuale situazione viabilità e parcheggi, punto di vista che – probabilmente – condividono altre donne e ragazze, e altri genitori.
Le recenti trasformazioni hanno portato, a mio avviso, due principali problematiche con cui mi confronto quotidianamente: la ricerca del parcheggio e la viabilità in strada con la bicicletta.
Per quanto riguarda la ricerca del parcheggio, il problema non consiste solo nel fatto che trovare parcheggio è difficile perché i posti sono diminuiti: questo dato di fatto si porta dietro una difficoltà ancora maggiore, ovvero che molto spesso si parcheggia lontano da casa.
E il problema non è certo fare due passi (che si fanno volentieri!) ma è camminare di sera tardi, da sola con il buio, perché si è parcheggiato a 500/600 mt da casa (ovvero, 10 minuti di cammino).
Così come il problema è percorrere questi tratti con bambini piccoli – mio figlio minore ha 3 anni, ma mi immagino anche genitori con figli ancora più piccoli, che non camminano – dovendoli tenere in braccio, magari con altre borse e materiale da portare con sé, e magari con la pioggia.
Situazioni come queste, se sporadiche, sono affrontabilissime. Se quotidiane, per un genitore sono faticose, specialmente perché a noi cittadini è chiarissimo che il motivo per cui si verificano sono le recenti modifiche apportate.
Per quanto riguarda l’utilizzo della bicicletta, invece, ci tengo innanzitutto a raccontare che noi siamo una famiglia che gira in bici il più possibile, in tutte le stagioni.
Nostro figlio maggiore, che ha 12 anni, è abituato a utilizzare la bici per tanti spostamenti, e il piccolo viene caricato nel seggiolino. Da quando la pista ciclabile è in strada, sono sincera, noi, se siamo in compagnia dei nostri figli, continuiamo ad andare in bici, ma la pista ciclabile non la usiamo.
Andiamo sul marciapiede, anche se so che non si potrebbe. Ma se ho mio figlio caricato nel seggiolino, non mi sento sicura a pedalare in strada, specialmente se c’è molto traffico. È capitato che qualcuno ci facesse notare che la pista ciclabile non è sul marciapiede, e non potremmo essere lì: con garbo ci siamo fermati e abbiamo spiegato le nostre motivazioni. E tutte le persone con cui abbiamo parlato ci hanno detto … avete ragione.
Altre persone condividono questo punto di vista, basta parlare quotidianamente con gli abitanti della nostra zona.
Questi disagi, giorno dopo giorno, ci portano a vedere diversamente il posto dove abitiamo con gioia da tutta la vita e che, nel giro di pochi mesi, è cambiato radicalmente e purtroppo non in meglio.
Grazie davvero per l’attenzione, e per la disponibilità che sono certa saprete dimostrare per mettere in atto le possibili migliorie.
Silvia Bernardi
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